“Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada.”
Kahlil Gibran“IL PROFETA ” recensione di Simona De Pace.
Il Profeta di Kahlil Gibran, è un libro pubblicato nel 1923, sicuramente un testo di grande impatto che racchiude in sé spiritualità e saggezza. Le pagine scorrono velocemente, si legge tutto d’un fiato. L’autore attraverso la scrittura in prosa poetica, esprime concetti di profondità che riguardano l’esistenza e l’essenza dell’uomo, come gioia, dolore, giustizia, amore, libertà morte, bene e male.
Questa storia inizia con la partenza del Profeta dalla città di Orfalese nella quale ha vissuto tutti questi anni meditando nella completa solitudine. La nave è giunta per riportarlo alla terra natale.
Nel susseguirsi degli eventi, vengono poste molte domande al Profeta, che risponde con passione per tutto il suo viaggio alla gente che incontra, che sia un uomo, un astronomo, un poeta;
ad esempio lungo il suo cammino, una donna domandò: Parlaci del dolore. Ed egli rispose: “Il dolore è la rottura dell’involucro che racchiude la vostra comprensione. Come il nocciolo del frutto deve rompersi, affinché il suo cuore possa stare al sole, così voi dovete conoscere il dolore”.
“Quando l’amore vi chiama, seguitelo, sebbene le sue vie siano difficili ed erte, e quando vi avvolge con le sue ali cedetegli, anche se la lama nascosta fra le piume potrà ferirvi, quando vi parla credetegli, sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni…”
Il profeta dona al lettore molti spunti per riflettere, non rappresenta un libro da leggere una sola volta ma un libro da tenere sempre a portata di mano, e rileggere quando sentiamo la necessità di avere quel conforto che solo la saggezza può darci, leggere spesso aiuta ad affrontare la quotidianità con più coraggio e forza. Per il protagonista del testo, tutto è necessario ogni emozione ogni cosa, tutto fa parte del mondo; si affrontano tematiche complesse ma con un linguaggio quasi diretto al lettore.
Ci sono molti riferimenti all’ideale religioso, che si declina in giustizia, fratellanza, amore verso il prossimo. Risposte, di un mondo di carta che toccano la profondità dell’animo e della gente dal cuore grande, per chi vive con leggerezza che non vuol dire superficialità, un testo per chi ha una sensibilità in più e dunque può ritenersi fortunato perché solo chi riesce ad avere una sensibilità spiccata può arrivare a capire certi concetti per altri potrebbe essere un libro come un altro, manciate d’inchiostro gettate sulla carta, ma per chi ha il senso della percettibilità sono parole illuminate che vibrano come corde di una chitarra espandendo la loro energia.
“E come potrete elevarvi al di sopra dei giorni e delle notti se non spezzerete le catene che voi stessi, all’alba della vostra comprensione, avete legato attorno al vostro mezzogiorno? Ciò che voi chiamate libertà è in verità la più forte di queste catene, sebbene i suoi anelli scintillino nel sole e abbaglino gli occhi.”
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