Disturbo reattivo dell’attaccamento, disturbo da impegno sociale disinibito, disturbo post traumatico da stress, disturbo da stress acuto, disturbo dell’adattamento.
Lo stress può generare diverse sintomatologie a seconda dell’età, dei fattori di temperamento, di quelli ambientali e della precedente esposizione a traumi.
I sintomi possono essere di tipo internalizzato quindi ansia pura, oppure esternalizzato quindi rabbia. Nel nuovo DSM 5 i disturbi causati da eventi stressanti e trauma vengono raggruppati in un unico capitolo appartenente a sua volta ai 3 capitoli dedicati all’ansia:
- disturbi d’ansia
- disturbi ossessivo compulsivi
- disturbi correlati
aggressività, o ancora una combinazione di entrambi.
I primi nuovi due disturbi spostati nel DSM-5 in questa categoria ne sono un esempio:
“disturbo reattivo dell’attaccamento” e disturbo da “impegno sociale disinibito“.
Questi disturbi hanno la stessa eziologia, caratterizzata da una storia di trascuratezza e abbandono genitoriale avvenuta prima dei 5 anni di età. Unica differenza tra i due disturbi è legata appunto all’espressione dei sintomi:
- nel disturbo reattivo dell’attaccamento I sintomi sono internalizzati
- nel disturbo da impegno sociale disinibito sono esternalizzati
per tutte e due le diagnosi è necessario che il bambino abbia compiuto più di 9 mesi e la sintomatologia si presenti da più di 12 mesi
Dopo questi due disturbi con comparsa in età evolutiva ed in linea col modello life-span, nel DSM-5 viene descritto il “disturbo post traumatico da stress”.
Per effettuare questa diagnosi è necessario che la sintomatologia compaia entro i tre mesi dall’evento stressante.
Il disturbo post traumatico da stress ha dei criteri differenti adatti ai bambini di età al di sotto di 6 anni; la differenza sostanziale sta nel fatto che per la diagnosi dei bambini è previsto un solo sintomo di evitamento o di reazione emotiva o comportamentale. Inoltre a differenza del DSM-IV nel DSM 5 è stata eliminata la specificazione che debba essere presente la reazione emotiva di paura, orrore e disperazione.
Nell’effettuare la diagnosi il clinico:
- Deve essere molto più specifico Infatti deve valutare e specificare il tipo di causa che ha creato stress, per esempio sessuale, verbale, fisica, ambientale, eccetera.
- Deve anche Specificare la modalità in cui è avvenuto lo stress: direttamente, indirettamente, ripetutamente, eccetera.
La diagnosi del disturbo post traumatico richiede la presenza di alcuni sintomi:
- Devono essere presenti Inoltre sintomi intrusivi associati all’evento traumatico (intensa sofferenza psicologica, sogni, reazioni dissociative come flashback…)
- Deve essere presente l’evitamento degli stimoli associati al trauma.
- Devono essere presenti dei disturbi marcati dell’aerosol, della emotività, della reattività.
Compaiono anche importanti sintomi come:
- pensieri persistenti intrusivi che portano il soggetto ad auto biasimarsi o a biasimare altri.
- tendenza a effettuare comportamenti spericolati o autodistruttivi
Questo disturbo può evolversi nel 80% dei casi in comorbilità con disturbi correlati all’uso di sostanze disturbi d’ansia, nei bambini disturbi d’ansia di separazione, disturbi dell’umore, bipolarismo oppure con disturbi oppositivo provocatori.
Sempre nella categoria dei disturbi correlati ad eventi traumatici vi è il “disturbo da stress acuto”. Per questo disturbo i sintomi devono iniziare entro 3 giorni ed avere la durata di un mese.
Anche in questo disturbo come reazione dell’evento traumatico, non è richiesto che vi siano sintomi di paura o orrore intensi. Vi sono gli stessi sintomi del disturbo post traumatico ed influiscono sull’area del pensiero, dell’umore, della dissociazione, della soglia dell’aerosol e causano evitamento dagli stimoli stressanti.
Anche i “disturbi dell’adattamento” sono stati inseriti nel DSM tra i disturbi conseguenti ad eventi stressanti. Stessa sintomatologia presente nel disturbo post traumatico da stress con la differenza che lo stimolo stressante può essere di qualsiasi gravità i sintomi devono comparire entro i tre mesi dall’evento e devono estinguersi entro 6 mesi dalla fine degli stressors.
Bibliografia
sito ufficiale dell'APA: www.psychiatry.org
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