Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui:
Informativa sui cookie
MR ROBOT. Una continua oscillazione tra reale, virtuale, e intrapsichico, nutre il nostro desiderio di rivoluzione e ci racconta la psicologia degli uomini che vivono in questo sistema ormai interconnesso alla tecnologia.
Serie TV Anno 2015 – Stati Uniti d’America. Anno 2016 in Italia Genere:Thriller,thriller psicologico,drammatico Stagioni: 3 Episodi: 32 Durata: 40-65 min (episodio) Lingua originale: Inglese
Ideatore Sam Esmail. Interpreti e personaggi: Rami Malek: Elliot Alderson; Christian Slater: Mr.Robot; Carly Chaikin: Darlene; Portia Doubleday: Angela Moss; Martin Wallström: Tyrell Wellick; Michael Cristofer: Phillip Price; Stephanie Corneliussen: Joanna Wellick; Grace Gummer: Dominique “Dom” DiPierro.
Doppiatori e personaggi in Italiano:
Flavio Aquilone: Elliot Alderson; Alessia Amendola: Darlene; Elena Perino: Angela Moss; Stefano Crescentini: Tyrell Wellick; Christian Iansante: Mr.Robot; Chiara Gioncardi: Joanna Wellick
Produttore esecutivo: Sam Esmail, Steve Golin, Chad Hamilton
Casa di produzione: Universal Cable Productions, Anonymous Content
Prima TV Stati Uniti d’America dal 24 giugno 2015. Rete televisiva USA Network
Prima TV in italiano (pay TV) dal 3 marzo 2016. Rete televisiva: Premium Stories
Prima visione prima TV in italiano (gratuita) Data 15 novembre 2016. Rete televisiva: Italia1
“A volte, sogno di salvare il mondo. Di salvare tutti dalla mano invisibile, quella che ci etichetta con un badge da impiegati. Quella che ci costringe a lavorare per loro. Quella che ci controlla ogni giorno senza che noi lo sappiamo. Ma non posso fermarla. Non sono così speciale. Sono semplicemente anonimo. Sono semplicemente solo. Se non fosse stato per Qwerty, sarei completamente vuoto. Odio quando non riesco a trattenere la mia solitudine. Questi pianti sono diventati troppo frequenti, ormai ogni quindici giorni. (Elliot, 1 puntata, 1 serie)”
Una serie che appassiona, forse perché risveglia l’incoerenza palpabile di questi tempi che sono caratterizzati da una frammentazione dell’Io costante e continua, in un bombardamento di contraddizioni incoerenti che ci condizionano proprio come avviene nella vita di Elliot il protagonista. Lui ci accompagna in un in un viaggio caratterizzato confusione tra reale e virtuale, tra ciò che è giusto e ciò che è psicopatologico, tra anarchia e dittatura economica, tra sogno e realtà, tra cyber sicurezza e hackeraggio, tra dipendenza ed astinenza, tra amore e odio, tra controllore e colui che viola i controlli ecc. La serie coinvolge lo spettatore proprio per questa liquidità di confini tra valori opposti e contrapposti. La tecnologia potrà salvarci o ci sta risucchiando illusoriamente? il parallelo tra realtà e fiction si confonde. Spesso durante la visione dei vari episodi ci si ritrova a credere in Elliot e nei suoi fantasmi. Mentre guardiamo Mr. Robot Tanti avvenimenti da noi personalmente vissuti nella realtà possono essere rielaborati. Realmente esiste Anonymous, questo gruppo è una “anonima” organizzazione libera e controdipendente che rinnega gli attuali valori imposti alla società dai “potenti”, la stessa cosa avviene nella serie con la F Society (“Fuck Society”) nome che esplicitamente invita a “fottere il sistema”, il suo obiettivo è quello di distruggere quel 1% di potenti che con le banche detengono virtualmente il 99% della ricchezza globale. La serie ci coinvolge facendo sognare la rivoluzione e rifacendoci vivere diversi fatti accaduti; finzioni e realtà spesso si sovrappongono e confondono. Da notare che, La Stampa ha divulgato, nell’estate 2015, la notizia che ci sono stati diversi attacchi informatici con ampia rilevanza mediatica che, sono anche successivi alla trasmissione della serie tv, in particolare:
Attacco contro l’agenzia americana che conserva i dati dei dipendenti del governo federale (OPM hack);
Attacco contro l’azienda italiana di software spia per governi, Hacking Team;
Attacco contro il sito di dating Ashley Madison (nella serie è stato quasi predetto dal regista Sam Esmail che lo aveva inserito nello “script”, poi lo ha tolto e quando poi è avvenuto davvero un attacco al sito di incontri online, lo ha rimesso).
Elliot (Rami Malek), appare affetto da schizofrenia con diverse psicosi, allucinazioni, depersonalizzazione, ansia, paranoia, dipendenza da sostanza, compulsioni, manie di controllo, disturbi di tipo sociale che lo isolano in un mondo distaccato …
La sua infanzia appare caratterizzata da diversi traumi, e durante tutta la serie i suoi spettri, lo inseguono con illusioni, ricordi, paure e scelte radicali proprio come accade in informatica nel sistema binario 0 o 1. Il linguaggio informatico ci accompagna nel mondo degli hacker. Durante l’intera serie è possibile viaggiare nei vari stati emotivi di Elliot in un viaggio introspettivo denso ed oscuro. Anche l’uso delle inquadrature ci aiuta a vivere in prima persona le stesse emozioni e ansie del protagonista, quasi inseguendolo con la telecamera, a disagio ed impaurito Elliot appare in una parte marginale dello schermo, spesso in basso a sinistra o destra, nei momenti di maggiore paranoia e azione, ritorna al centro della inquadratura nascosto dal cappuccio della sua felpa. Inoltre si rompe la quarta dimensione proprio quando ci coinvolge, Elliot inizia a parlare con lo spettatore cioè noi che siamo solo una invenzione della sua mente:
“Ehilà, amico. Ehilà, amico? Non mi piace! Forse dovrei darti un nome… Ma è una strada pericolosa. Esisti solo nella mia testa. Ricordiamocelo! Merda! È successo per davvero, sto parlando a qualcuno che non esiste. Quello che sto per dirti è top secret … Si tratta di una cospirazione gigantesca. C’è un gruppo di persone potenti che governano il mondo in segreto. Parlo di gente che nessuno conosce, gente invisibile. L’1% più ricco dell’1% più ricco che giocano a fare Dio senza permesso. E ora credo che mi stiano seguendo.”
Elliott anche nella relazioni che allaccia, continua a confondere la realtà, la fantasia e il virtuale, controlla hackerando la vita virtuale di tutte le persone, scoprendone le reali vite. Accade questo anche nella relazione con la sua Psicoterapeuta Krista Gordon, infatti egli ne studia la vita intima scoprendo che, il compagno della stessa le mente avendo una famiglia… Elliot dice alla sua psicoterapeuta “I’m good to reading people”, son bravo a leggere (la vita del)le persone” proprio perché scrutando i vari profili e dati in rete riesce a formarsi un profilo preciso della persona che studia.
Durante la psicoterapia con la dott.ssa Gordon, Elliot continua a coinvolgere lo spettatore palesando le sue paure descrivendo quasi la nostra attuale realtà e riprendendo i nostri attuali interrogativi di vita:
“Krista Gordon: Tu provi tanto dolore, ed è lì che andremo a lavorare. Che cosa c’è nella società che ti delude tanto, me lo puoi dire? Elliot: Ah, non lo so. Forse è il fatto che tutti pensiamo che Steve Jobs fosse un grande uomo anche dopo aver saputo che ha fatto miliardi sulla pelle dei bambini; oppure che ormai sappiamo che tutti i nostri eroi sono dei falsi, tutto il mondo non è altro che un imbroglio. Ci spammiamo l’un l’altro intere cronache su delle stronzate mascherandole da opinioni, usando i social media come surrogato dell’intimità. Forse abbiamo votato perché fosse così; non con le elezioni ma con le cose, le proprietà, i soldi. Non è una novità, sappiamo perché lo facciamo; non certo perché i libri di Hunger Games ci rendano felici, ma perché vogliamo essere sedati, perché fa molto male non fare finta, perché siamo dei codardi! Fanculo la società!”.
E’ questo l’invito che la serie ci fa, il desiderio che forse tutti dovrebbero avere, cercando di uscire dagli schemi della ripetitività quotidiana, costretti nei nostri “Doveri” quasi privi del libero arbitrio della ribellione nei confronti di chi ci schiaccia, impedendoci di essere chi siamo.
Permalink link a questo articolo: https://www.psicologo-taranto.com/2017/01/13/mr-robot-reale-virtuale-intrapsichico-desiderio-rivoluzione/
La serie televisiva italiana è ispirata dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e da lui ideata con Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi e Giovanni Bianconi. Diretta da Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Claudio Giovannesi e Stefano Sollima; inoltre sembra che alla stessa Comencini sia stato affidato il compito di sviluppare e gestire la presenza delle donne in azione nella seconda stagione dove sino ad ora (puntata 3 della seconda serie) esse prendono grande spazio sulla scena. I primi 12 episodi sono andati in onda nel 2014; la seconda serie è invece in onda su Sky Atlantic a partire dal 10 Maggio 2016. La serie è prodotta da Sky, Cattleya e Fandango con la collaborazione di Beta Film. La prima serie si è focalizzata su due gruppi opposti nella guerra della Camorra, il clan dei Savastano e l’alleanza degli Scissionisti, in lotta per il controllo della zona e dei vari traffici di stupefacenti e armi, proprio come accade da sempre nella maggior parte delle realtà criminali.
La serie ha ottenuto un grande successo in tutto il mondo ed è stata venduta in più di 120 paesi, merito di tutto questo, è sicuramente la trama, la qualità del prodotto e degli attori ma anche degli “agganci” che a livello intrapsichico la serie ci offre. Viviamo infatti in un’era in cui siamo molto scoraggiati dal nostro paese, dalle istituzioni, dalla corruzione, dalla mafia, dal lavoro… ormai la possibilità di informarci e studiare qualsiasi argomento ci interessi, ci ha portato ad essere informati anche sulla realtà criminale. Gomorra infatti ci “materializza e ci fa vivere” quello che è nascosto ma che noi già sappiamo o comunque abbiamo intuito a livello cognitivo sulla nostra “realtà” e sui suoi meccanismi perversi; è noto che il “pensiero per immagini” (quindi anche quello cinematografico) si differenzia dal pensiero realistico o concettuale, proprio perché è molto più vicino alle sorgenti pulsionali dell’individuo. Tale pensiero seppur talvolta si discosta dal piano di realtà e quindi dall’Io cosciente sembra essere invece vissuto come più reale sul piano emotivo.
Così come la serie ci romanza, anche la nostra società è intrisa da atti di forza e prepotenza, dalla legge del più potente (che naturalmente non significa il più corretto) e da tante umiliazioni e costrizioni illegittime che spesso lasciano trionfare il “Male”. Tale situazione ci lascia impotenti anche se abbiamo il desiderio represso di reagire. E’ noto che gli spettacoli che attirano più pubblico sono proprio quelli che smuovono quei desideri più profondi, intimi e nascosti che non vogliamo o possiamo soddisfare nella vita reale, ma a cui non riusciamo del tutto a rinunciare.
L’intera narrazione della serie con il suoi intrigo di storie e tradimenti rappresentano tutto quello che noi disprezziamo della realtà, l’indicibile, quello che nessuno vorrebbe mai esistesse ma che purtroppo è il “male dei nostri tempi” e come si vede sullo schermo è trasversale in tutti i campi sociali. La psicoanalisi e molti studiosi di cinema e teatro hanno collocato “le rappresentazioni visive” all’interno del mondo onirico, evidenziando il fatto che, lo spettatore viene quasi suggestionato nel rivivere ed immedesimarsi nei personaggi e nelle loro emozioni, riuscendo a raggiungere in questo modo, un certo grado di” appagamento psichico”. Sia il sogno che il cinema rappresentano, infatti, delle forme di evasione dal mondo reale in cui si vivono esperienze che nella realtà potrebbero farci soffrire o comunque che il controllo cosciente non ci dovrebbe permettere di compiere.
Come confermato dagli studi classici di origine psicoanalitica a livello psicologico lo spettatore subisce una duplice influenza psichica:
Proiezione, ossia quel meccanismo tramite il quale lo spettatore ripone nei vari personaggi della trama i suoi desideri, idee ed aspirazioni
Identificazione, ossia quel meccanismo tramite il quale lo spettatore assume e vive l’atteggiamento e le emozioni dei protagonisti.
Il risultato di questi due meccanismi psicodinamici sul pubblico sono: la catarsi e la suggestione.
Nell’intera serie appaiono raramente figure buone, tutti gli episodi sono animati da soli personaggi malvagi, doppiogiochisti e tutti intenzionati a raggiungere livelli di “Potere” sempre più malvagio. Pertanto, attraverso la catarsi, riusciamo ad accettare questo mondo sprezzante e violento riuscendoci quindi ad identificare con dei personaggi che, seppur siano lontani dal nostro modo di essere, gli si avvicinano, nei desideri frustrati di vendetta e giustizia personale repressi. Quindi visto che in Gomorra l’identificazione diretta con i personaggi della serie è quasi impossibile in quanto lontana dalla nostra coscienza e dai nostri valori più civili, essa comunque trova spazio nel nostro lato oscuro, più nascosto e ombroso, dove vengono riposti tutti quegli istinti non accettati dalla società ed anche da noi stessi.
Altro elemento catartico e suggestivo della serie è proprio la lingua napoletana. La suggestione offerta dalla lingua dialettale è quella di farci vivere le scene come più vere e integrando lo spettatore nella storia a cui assiste. E’ evidente come tutte le forme di dialetto riescano ad esprimere concetti anche complessi in modo molto semplice e diretto si pensi alle ormai celebri frasi: “Stai senza pensier !”, “stai cundent !”, “i sordi fann l’omm onest”, “vieniti a piglià u perdon”
Il mondo descritto nella serie ispirata da Saviano è intriso di elementi inaccettabili contraddittori e conflittuali: Gennaro da agnellino si trasforma in un feroce animale, Ciro e Genni da migliori amici a nemici, Ciro da figlio prediletto di Savastano a pecora nera traditrice, Ciro da marito premuroso a carnefice, molti personaggi da parenti diventano serpenti ecc. Questi elementi conflittuali hanno lo stesso sapore della nevrosi dei nostri tempi, con la fame di denaro e notorietà che spingono i più a fare di tutto per affermarsi.
Non ci resta che vedere come andrà a finire…………….
Permalink link a questo articolo: https://www.psicologo-taranto.com/2016/05/24/gomorra-e-psicologia-la-serie-intrapsichico-reale/
INSIDE OUT e la Psicologia.
UTILE STIMOLO per meglio comprendere le EMOZIONI.
INSIDE OUT. Un film di Pete Docter. Con Mindy Kaling, Bill Hader, Amy Poehler, Phyllis Smith, Lewis Black. Titolo originale Inside Out. Animazione, durata 94 min. – USA 2015. – Walt Disney Pixar uscita mercoledì 16 settembre 2015.
Il film INSIDE OUT e la psicologia delle EMOZIONI.
L’importanza delle emozioni è ormai assodata in psicologia. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva rappresenta per ognuno di noi la chiave per vivere al meglio la nostra vita in tutte le sue sfumature. Il nuovo film della Pixar/Disney “Inside Out” diretto da Pete Docter, regista noto per aver realizzato fra gli altri Toy Story e Monsters & Co.,seppur dai più non viene compreso in tutte le sue metafore, rappresenta un utile strumento per meglio interrogarsi sui meccanismi emotivi che ci guidano nella vita di tutti i giorni. Il film prende le basi e gioca con i veri costrutti teorici della psicologia delle emozioni.
Il regista Docter prima di scrivere il film Inside Out sembra aver incontrato Dacher Keltner, fondatore del Greater Good Science Center dell’Università di Berkeley, in California, centro di studio di psicologia, sociologia e neuroscienze, al fine di porgli domande sull’adolescenza e l’emotività. Successivamente sembra aver coinvolto come consulente Paul Ekman uno degli psicologi che ha molto approfondito gli studi sulle emozioni nel Ventesimo secolo (vedi i suoi studi antropologici sull’innatismo delle emozioni).
Ekman e successivamente Plutchick nel 1980 teorizzarono emozioni primarie come TRISTEZZA, GIOIA, PAURA, DISGUSTO\DISPREZZO, RABBIA, SORPRESA che miscelate tra loro danno vita ad emozioni secondarie come amore, timore, apprensione, ecc. come rappresentato nel cono emotivo. Secondo Plutchik le relazioni fra emozioni si possono rappresentare con un modello strutturale tridimensionale a forma di cono, come si vede nella figura seguente:
A tal proposito è infatti interessante notare come questa tabella (qui sotto), diffusa dalla Disney/Pixar, sulle diadi emotive sia stata trasformata appositamente per i personaggi del film, partendo dalle teorie della psicologia moderna. Probabilmente è stata molto utile per la stesura delle parti in cui due emozioni interagiscono.
Qui di seguito invece una tabella delle diadi emotive diffusa in letteratura.
Nel film attraverso la protagonista Riley, viene offerta la possibilità di osservare dall’interno della mente il suo percorso di crescita e le sue emozioni. Trasportati nella mente di Riley, incontriamo le 5 emozioni fondamentali:
TRISTEZZA, GIOIA, PAURA, DISGUSTO\DISPREZZO, RABBIA,
ad esse spesso in psicologia si aggiunge la SORPRESA come sesta emozione fondamentale, ma nel film non è presente.
Il periodo di vita maggiormente fotografato dal film è l’inizio dell’adolescenza. Riley ha 11 anni, fase in cui lei con il resto della famiglia sono costretti a cambiare casa, spostandosi dallo stato del Minnesota a San Francisco.
Il vissuto di perdita della piccola Riley causato dal trasferimento e il trambusto dell’adolescenza, lasciano recitare ai vari personaggi delle emozioni presenti nella sua mente, diverse dinamiche frutto del loro “incontro” che crea reazioni comportamentali differenti.
A mio parere, al di sotto delle spesso buffe scene del film recitate dalle varie emozioni, appare molto utile trarne rilevanti consapevolezze:
tutte le emozioni sono degne di attenzione e vanno esplorate; la tristezza ci ha insegnato come sia per noi utile ed importante in alcuni momenti essere tristi, al fine di assaporare meglio i significati delle cose e capire cosa vogliamo o non vogliamo fare, quindi che anche le emozioni sgradevoli sono utili…
L’emotività viene in questa pellicola rappresentata come la guida e supporto della ragione, la tristezza infatti è in grado di condizionare i nostri ricordi proprio come la felicità, la paura ci guida nel non farci troppo male, il disgusto e disprezzo ci condiziona nelle scelte, la rabbia ci da la carica e difende…
Consigliato, da vedere e rivedere, adulti e bambini!
che ne pensi ? Lascia un commento qui sotto?
Permalink link a questo articolo: https://www.psicologo-taranto.com/2015/10/17/il-film-inside-out-psicologia-emozioni/
L’utilizzo di FILM in psicologia, ha svariati vantaggi; come proponeva Mc.Luan (in “Understanding Media: The Extensions of Man” nel 1964) la tecnologia in genere, deve essere considerata una estensione del corpo, a questo proposito possiamo sottolineare come i film siano in grado di amplificare le nostre emozioni. Considerando quindi che, come la letteratura insegna, la memoria si “fissa” meglio quando associata a stati emotivi intensi appare automatico pensare che sul piano formativo i film sono utili. Le finalità del “mezzo” film sono comunque svariate (terapeutica, conoscitivo-esperienziale, catartica, ecc.).
Quindi:
La visione di film aggiunge più dettagli alle nostre conoscenze grazie alla multicanalità e multisensorialità dell’input che rimane maggiormente impresso in memoria.
Attraverso i Film è possibile meglio comprendere e approfondire conoscenze su specifici disturbi di natura psicopatologica. (Vedi per esempio il film Mr.Jones utile a comprendere il disturbo bipolare)
I film possono essere utilizzati in gruppi di discussione, workshop, lezioni ecc. (vedi per esempio il film La Ricerca della felicità utile nell’offrire degli spunti di riflessione sulla vita e quindi stimolo per ulteriori approfondimenti in gruppo)
Attraverso la visione dei film possiamo avere accesso al nostro mondo interiore lanciandoci in esplorazioni oniriche.
– Marshall McLuhan Gli strumenti del comunicare. Il Saggiatore, Milano,; originale: 1964 Understanding Media: The Extensions of Man (Gingko Press).
Qui di seguito riporterò una lista di film legati al mondo della psicologia.
FILMOGRAFIA di Psicologia SULLA:
SCHIZOFRENIA
Diario di una schizofrenica. Anno: 1968. Regia: Nelo Risi (tratto dal libro di Marguerite A. Sechehaye) Cast: Ghislaine D’Orsay, Margarita Lozano, Umberto Raho, Marija Tocinoski, Giuseppe Liuzzi, Gabriella Mulachie, Manlio Busoni, Sara Ridolfi.
Spider. Regia: David Cronenberg. Cast: Miranda Richardson, John Neville, Gabriel Byrne, Ralph Fiennes, Lynn Redgrave Genere: Thriller. Durata 98 min. Canada, USA 2002.
A Beautiful Mind.
Anno: 2001, Usa. Regia: Ron Howard Produttore: Brian Grazer Produttore esecutivo: Karen Kehela e Todd Hallowell Sceneggiatura: Akiva Goldsman; Musiche: James Horner; Fotografia: Roger Deakins; Montaggio: Daniel P. Hanley, Mike Hill; Scenografia: Leslie E. RollinsCostumi: Rita Ryack Genere: Drammatico Durata: 136 minuti Cast: Russell Crowe (John Forbes Nash Jr.) doppiato da Fabrizio Pucci, Jennifer Connelly (Alicia Nash) doppiata da Giuppy Izzo, Ed Harris (William Parcher) doppiato da Stefano De Sando, Christopher Plummer (Helinger) doppiato da Paolo Buglioli, Paul Bettany (Nielsen) doppiato da Davide MarziSito ufficiale: www.abeautifulmind.com
Don Juan De Marco maestro d’amore Titolo originale Don Juan DeMarco.Anno: 1995 USA Regia: Jeremy Leven.Cast: Johnny Depp, Marlon Brando, Géraldine Pailhas, Talisa Soto, Faye Dunaway, Jo Champa, Bob Dishy, Rachel Ticotin, Marita Geraghty, Richard Sarafian, Tresa Hughes, Stephen Singer, Franc Luz, Carmen Argenziano, Esther Scott Genere: Commedia Durata: 97′ min.
Shine. Anno: 1996, Australia Regista: Scott Hicks Sceneggiatori: Jan Sardi (sceneggiatura) Scott Hicks (storia) Cast: Geoffrey Rush, Noah Taylor, Armin Mueller-Stahl, Lynn Redgrave, John Gielgud.Stephen Sheehan, Justin Braine, Sonia Todd, Chris Haywood, Alex Rafalowicz, Gordon Poole, Nicholas Bell
La pelle che abito. Titolo originale: La piel que habito. Anno: 2011, Spagna. Regia: Almodóvar. Cast:Antonio Banderas, Elena Anaya, Marisa Paredes, Jan Cornet, Roberto Álamo,Eduard Fernández, Blanca Suárez, Susi Sánchez, Bárbara Lennie, Fernando Cayo, José Luis Gómez, Teresa Manresa. Durata: 120 min. – Warner Bros Italia uscita venerdì 23 settembre 2011
Ragazze interrotte. Titolo Originale: GIRL, INTERRUPTED Anno: 1999, USA Regia: James Mangold Interpreti: Brittany Murphy, Clea DuVall, Jared Leto, Angelina Jolie, Winona Ryder Durata: h 2.05 Genere: drammatico Al cinema nel Gennaio 1999
L’inventore di favole. Anno: 2003, USA, Canada Titolo originale: Shattered Glass Regia: Billy Ray. Cast: Hayden Christensen, Peter Sarsgaard, Chloë Sevigny, Rosario Dawson, Melanie Lynskey, Hank Azaria, Steve Zahn, Mark Blum, Simone-Elise Girard, Chad Donella, Jamie Elman, Luke Kirby, Cas Anvar, Linda Smith, Ted Kotcheff Genere: Biografico, Durata: 99 min.
Mr. Jones.
Anno: 1993, USA. Regia: Mike Figgis. Cast: Richard Gere, Lena Olin, Anne Bancroft, Tom Irwin, Delroy Lindo,Bruce Altman, Lauren Tom, Lisa Malkiewicz, Thomas Kopache, Peter Jurasik, León Singer, Anna Maria Horsford, Edward Padilla, Baha Jackson, Epatha Harris. Genere: Commedia,drammatico.Durata: 114′ min
ANORESSIA
Primo amore. Anno: 2004, Italia. liberamente ispirato al libro Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini Regia: Matteo Garrone. Cast: Vitaliano Trevisan, Michela Cescon Genere: Drammatico Durata: 100 min.
AUTISMO
The Special Need. Un film di Carlo Zoratti. Con Alex Nazzi, Enea Gabino, Carlo Zoratti, Bruna Savorgnian, Carla Meneghin, Pia Covre, Carla Corso, Ute Prankl, Lothar Sandfort, Francesca Mucignat, Nerino Gabino, Elia Gabino Commedia, durata 83 min. – Germania, Italia, Austria 2013. – Tucker Film. Il film affronta il tema dei naturali e problematici bisogni sessuali di un disabile
DISLESSIA
Stelle sulla terra. Storia di un bambino dislessico. PRODUZIONE: Aamir Khan Productions, PVR Pictures PAESE: India DURATA: 165 Min GENERE: Drammatico, ANNO: 2007 REGIA: Aamir Khan SCENEGGIATURA: Amole Gupte ATTORI: Darsheel Safary, Aamir Khan, Tisca Chopra, Tanay Chheda, Vipin Sharma CAST: Darsheel Safary- Ishaan Awasthi, Aamir Khan-Ram Shankar Nikumbh (Maestro Nikumbh), Tisca Chopra-Maya Awasthi, Tanay Chheda-Rajan Damodaran, Vipin Sharma-Nandkishore Awasthi
Qualcosa è cambiato. Anno: 1997, USA. Regia: James L. Brooks.Cast: Jack Nicholson, Helen Hunt, Greg Kinnear, Cuba Gooding Jr., Skeet Ulrich, Shirley Knight, Yeardley Smith, Lupe Ontiveros, Bibi Osterwald, Ross Bleckner, Bernadette Balagtas, Jaffe Cohen, Harold Ramis, Julie Benz Titolo originale As Good As It Gets. Genere: Commedia. Durata 138′ min.
The Aviator. Anno: 2004, USA, Giappone. Regia: Martin Scorsese. Cast: Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Kate Beckinsale, Adam Scott, Kelli Garner, Alec Baldwin, Gwen Stefani, Ian Holm, Alan Alda, Edward Herrmann, Frances Conroy, Danny Huston, John C. Reilly Genere: Biografico.Durata: 160 min.
Tutte le manie di Bob. Titolo originale What About Bob?. Anno: 1991, USA. Regia: Frank Oz. Cast: Julie Hagerty, Richard Dreyfuss, Bill Murray.Genere: Genere: Commedia. Durata: 99′ min.
MR ROBOT.
Serie TV Anno 2015 – Stati Uniti d’America. Anno 2016 in Italia Genere:Thriller,thriller psicologico,drammatico Stagioni: 2 Episodi: 22 Durata: 40-65 min (episodio) Lingua originale: Inglese Ideatore Sam Esmail. Interpreti e personaggi: Rami Malek: Elliot Alderson; Christian Slater: Mr.Robot; Carly Chaikin: Darlene; Portia Doubleday: Angela Moss; Martin Wallström: Tyrell Wellick; Michael Cristofer: Phillip Price; Stephanie Corneliussen: Joanna Wellick; Grace Gummer: Dominique “Dom” DiPierro. Doppiatori e personaggi in Italiano: Flavio Aquilone: Elliot Alderson; Alessia Amendola: Darlene; Elena Perino: Angela Moss; Stefano Crescentini: Tyrell Wellick; Christian Iansante: Mr.Robot; Chiara Gioncardi: Joanna Wellick Produttore esecutivo: Sam Esmail, Steve Golin, Chad Hamilton Casa di produzione: Universal Cable Productions, Anonymous Content Prima TV Stati Uniti d’America dal 24 giugno 2015. Rete televisiva USA Network Prima TV in italiano (pay TV) dal 3 marzo 2016. Rete televisiva: Premium Stories Prima visione prima TV in italiano (gratuita) Data 15 novembre 2016. Rete televisiva: Italia1
DIPENDENZE AFFETTIVE
LE ONDE DEL DESTINO Titolo originale Breaking the Waves. Un film di Lars von Trier. Cast: Katrin Cartlidge, Stellan Skarsgård, Emily Watson, Jean-Marc Barr, Udo Kier Genere Drammatico, durata 158 min. – Danimarca 1996.
DIPENDENZE DALLA RETE, NET_ADDICTIONS, IRP INTERNET RELATED PSHYCHPATHOLOGY, FOMO…
DISCONNECT. Un film di Henry Alex Rubin. Cast: Jason Bateman, Hope Davis, Frank Grillo, Michael Nyqvist, Paula Patton, Andrea Riseborough, Alexander Skarsgård, Max Thieriot, Colin Ford, Jonah Bobo, Haley Ramm, Kasi Lemmons, Erin Wilhelmi, John Sharian, Norbert Leo Butz, Erin Darke, Antonella Lentini, Marc Jacobs Genere Drammatico, durata 115 min. – USA 2012. – Universal Pictures uscita giovedì 9 gennaio 2014.Il trailer del film riporta “Disconnect fonde molteplici storie che parlano di persone alla ricerca di legami umani nel mondo sempre connesso di oggi. Intense, strazianti e toccanti, le storie si intersecano con colpi di scena, che mettono a nudo una realtà scioccante nel nostro uso quotidiano della tecnologia che, facendo da mediatrice, definisce i nostri rapporti e, in fin dei conti, le nostre vite”. Si tratta della storia di un adolescente che subendo uno scherzo da Bulli pubblica la sua foto da nudo in rete e da questo episodio il film si sviluppa.
Serie TV Anno 2015 – Stati Uniti d’America. Anno 2016 in Italia Genere:Thriller,thriller psicologico,drammatico Stagioni: 2 Episodi: 22 Durata: 40-65 min (episodio) Lingua originale: Inglese Ideatore Sam Esmail. Interpreti e personaggi: Rami Malek: Elliot Alderson; Christian Slater: Mr.Robot; Carly Chaikin: Darlene; Portia Doubleday: Angela Moss; Martin Wallström: Tyrell Wellick; Michael Cristofer: Phillip Price; Stephanie Corneliussen: Joanna Wellick; Grace Gummer: Dominique “Dom” DiPierro. Doppiatori e personaggi in Italiano: Flavio Aquilone: Elliot Alderson; Alessia Amendola: Darlene; Elena Perino: Angela Moss; Stefano Crescentini: Tyrell Wellick; Christian Iansante: Mr.Robot; Chiara Gioncardi: Joanna Wellick Produttore esecutivo: Sam Esmail, Steve Golin, Chad Hamilton Casa di produzione: Universal Cable Productions, Anonymous Content Prima TV Stati Uniti d’America dal 24 giugno 2015. Rete televisiva USA Network Prima TV in italiano (pay TV) dal 3 marzo 2016. Rete televisiva: Premium Stories Prima visione prima TV in italiano (gratuita) Data 15 novembre 2016. Rete televisiva: Italia1
Il mattino ha l’oro in bocca. Anno 2007, Italia, Commedia, durata 100 min, casa di produzione Medusa. Regia: Francesco Paterno. Cast: Elio Germano, Laura Chiatti, Martina Stella, Carlo Monni, Raffaella Lebboroni, Fiorenza Pieri, Gianmarco Tognazzi, Umberto Orsini, Francesco Casisa, Corrado Fortuna, Dario Vergassola, Gerardo Amato, Donato Placido, Pietro Fornaciari, Chiara Francini, Antonio Buonomo, Edoardo Gabbriellini, Maurizio Tabani, Grazia Schiavo.
Amore e morte al tavolo da gioco. Anno: 1983, USA Titolo Originale: STACY’S KNIGHTS. Regia: Jim WilsonCast: Kevin Costner, Andra Millan, Mike ReynoldsDurata: h 1.35 Genere: drammatico Al cinema nell’Agosto 1983
La vita è un gioco. Anno 1999, Italia. Regia: Fabio Campus. Cast: Piero Gremigni, Bebo Storti, Sabina Began, Niki Giustini, Graziano Salvadori, Massimo Sarchielli, Elena Russo, Barbara Rizzo Genere: Commedia.Durata 1 ora
Un documentario sul gioco d’azzardo, la sua attuale evoluzione in GAP (gioco d’azzardo patologico) e sulla sua cura. Regia: Francesco Russo Montaggio: Valeria Fabris Fotografia: Tiziano Casanova Colonna sonora: Free Music Archive Produzione: Indimage Film, Animado Film Lingua Originale: Italiano Anno: 2013 Durata: 52 minuti
Workaholic, 1996, regia di Sharon von Wietersheim. È il workaholism di una coppia non sposata e senza figli, dove l’agiatezza economica di entrambi riesce in qualche modo a mascherare la distortura della loro relazione. Tratta comunque un workaholism di bassa gravità.
No reservation (Sapori e dissapori).
2007 regia di Scott Hicks. Kate Armstrong interpretato da Catherine Zeta-Jones una chef newyorkese apparentemente normale, che conduce invece una vita da incentrata sul lavoro.
Lontano da lei. Titolo originale Away from Her. Anno: 2006, Canada. Regia: Sarah Polley. Cast: Julie Christie, Michael Murphy, Gordon Pinsent, Stacey LaBerge, Olympia Dukakis, Deanna Dezmari, Alberta Watson, Grace Lynn Kung, Wendy Crewson Genere: Drammatico.Durata: 110 min. – Videa – CDE uscita venerdì 15 febbraio 2008.
Iris – Un amore vero. Anno: 2001, Gran Bretagna, USA. Regia: Richard Eyre. Cast: Kate Winslet, Jim Broadbent, Hugh Bonneville, Judi Dench, Eleanor Bron. Genere: Drammatico, b/n Durata: 90 min.
La famiglia Savage. Titolo originale: The Savages .Anno: 2007, USA Regia: Tamara Jenkins. Cast: Laura Linney, Philip Seymour Hoffman, Philip Bosco, Peter Friedman, Gbenga Akinnagbe, Margo Martindale. Genere: Commedia. Durata: 113 min.
Le pagine della nostra vita. Titolo originale The Notebook. Anno: 2004, USA, durata 127 min. film di Nick Cassavetes. Cast: Ryan Gosling, Rachel McAdams, James Garner, Gena Rowlands, James Marsden, Sam Shepard, David Thornton, Joan Allen, Tim Ivey, Starletta DuPois, Anthony-Michael Q. Thomas, Ed Grady, Renée Amber, Jennifer Echols, Geoffrey Knight, Kevin Connolly. Genere: Drammatico
DEPRESSIONE
HOURS. Anno: 2002, USA Tratto dal libro “The hours” di Michael Cunningham Regia: Stephen Daldry Cast: Nicole Kidman, Julianne Moore, Meryl Streep, Toni Collette, Ed Harris, Claire Danes, John C. Reilly, Miranda Richardson, Allison Janney, Jeff Daniels, Margo Martindale, Eileen Atkins, Stephen Dillane Durata: h 1.54 Genere: drammatico Al cinema nel Marzo 2003
Gente comune. Anno: 1980, USA Titolo originale Ordinary People. Regia: Robert Redford. Cast: Donald Sutherland, Timothy Hutton, Mary Tyler Moore, Judd Hirsch Genere: Drammatico. Durata: 123′ minuti.
Il settimo velo. Anno: 1945, Gran Bretagna. Titolo originale The Seventh Veil. Regia: Compton Bennett. Cast: James Mason, Ann Todd. Genere: Drammatico, b/n. Durata: 94′ min.
La stanza del figlio.
Anno: 2001, Italia. Regia: Nanni Moretti Sceneggiatura: Nanni Moretti, Linda Ferri, Heidrun Schleef Fotografia: Giuseppe Lanci Cast: Nanni Moretti, Laura Morante, Silvio Orlando, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice, Claudia Della Seta, Tony Bertorelli, Luisa De Santis, Sofia Vigliar, Renato Scarpa, Claudio Santamaria, Antonio Petrocelli Durata: 1h. 36′ Genere: Drammatico
MALTRATTAMENTI PSICOLOGICI E ABUSI EMOTIVI
Gaslight (in Italia Angoscia) Film del 1944 diretto da George Cukor. Il film è interpretato da Ingrid Bergman, da Charles Boyer e da Joseph Cotten, affiancati da un’esordiente Angela Lansbury, appena diciottenne, che ottenne subito una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1946 TRAMA: un dramma psicologico basato sull’insano rapporto coniugale tra Gregory e Paula (una strepitosa Ingrid Bergman), in cui il marito, attraverso una manipolazione lucida e costante, conduce la giovane moglie a dubitare delle proprie facoltà mentali, spostando o perdendo i suoi oggetti, abbassando e alzando le luci delle lampade a gas (gaslight, appunto) della casa e attribuendo i fenomeni ad allucinazioni visive della moglie, che si convincerà così di essere davvero malata di mente.
INCESTO
Precious. Titolo originale Precious: ispirato dl romanzo “Push” di Sapphire”. Drammatico, durata 109 min. – USA 2009. – Fandango uscita venerdì 26 novembre 2010. Un film di Lee Daniels. Con Mo’Nique, Paula Patton, Mariah Carey, Sherri Shepherd, Lenny Kravitz, Gabourey Sidibe, Nealla Gordon, Stephanie Andujar, Amina Robinson, Chyna Layne, Xosha Roquemore, Angelic Zambrana, Nia Fraser, Aunt Dot, Grace Hightower, Barret Helms, Kimberly Russell, Bill Sage, Susan Taylor, Kendall Toombs, Alexander Toombs, Cory Davis, Abigail Savage, Rodney ‘Bear’ Jackson, Maurizio Arseni, Quishay Powell, Vivien Eng, Matthew Bralow, Shayla Stewart, Erica Watson
Precious Jones ha diciassette anni, un corpo obeso e un figlio nel ventre (il secondo ed entrambi sono frutto di incesto). A scuola viene derisa dai compagni anche perchè non ha ancora imparato a leggere e scrivere. A casa la madre non solo non la difende dalle violenze paterne ma la accusa di averglielo rubato oltre a cercare di ostacolare in ogni modo i suoi tentativi di riscatto dall’ignoranza. Precious però, solo apparentemente ottusa, tiene duro. Accetta l’offerta di iscriversi a una scuola con un programma speciale dove finalmente comincia ad apprendere come leggere e scrivere e, soprattutto, decide di tenere il bambino. La strada verso l’autodeterminazione non è però facile.
FILM/SERIE TELEVISIVE in cui è presente la figura dello Psicologo o Psicoterapeuta
In Treatment (serie televisiva). Anno: 2013. Ideatore: Hagai Levi; etichetta di produzione: Wildside con la collaborazione di Sky Cinema e La7; produzione di Lorenzo Mieli e Mario Gianani; Rregia Saverio Costanzo; scrittura sceneggiatura: Stefano Sardo, Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Ilaria Bernardini e Giacomo Durzi Personaggi e interpreti:
Giovanni Mari, interpretato da Sergio Castellitto. Lo Psicoterapeuta
Sara, interpretata da Kasia Smutniak.
Dario, interpretato da Guido Caprino.
Alice, interpretata da Irene Casagrande.
Lea, interpretata da Barbora Bobulova.
Pietro, interpretato da Adriano Giannini.
Anna, interpretata da Licia Maglietta.
Eleonora, interpretata da Valeria Golino.La serie originale è andata in onda negli Stati Uniti sulla HBO e si chiama BeTipul, composta ad oggi da 3 stagioni TRAMA: La serie tratta dell’intrecdcio tra la vita personale dello Psicoterapeuta Giovanni Mari (Sergio Castellitto), sposato e padre di due figli, e la sua vita lavorativa, quindi la vita personale dei suoi clienti: Sara, Dario, Alice, Lea e Pietro. All’intereno della trama sono presenti inoltre due figure molto importanti nella storia: Anna (Licia Maglietta) che è terapeuta e consigliera di Giovanni,con la quale ha supervisione ogni venerdì e sua moglie Eleonora (Valeria Golino) con la quale è in crisi matrimoniale.
USA Genere: Commedia durata 86′ Regia di Peter Glanz Con Olivia Wilde, Jason Bateman, Billy Crudup, Jenny Slate, Janet Montgomery, Tony Roberts, Laura Clery, Jayce Bartok, Barbara Vincent… Trama Quando Conrad aveva 11 anni, i suoi benestanti genitori decisero di partire per Parigi per una “vacanza” ventennale, lasciandolo nelle mani dello staff del lussuoso hotel di cui sono proprietari. Oramai trentenne, Conrad (Jason Bateman) ha una vita da sogno, circondato da ragazze e benessere, quando la notizia del divorzio dei genitori lo costringe a fronteggiare una nuova realtà. Improvvisamente povero, sfrattato dall’hotel e con in tasca solo 200 dollari prestatigli dal suo terapeuta, Conrad si trasferisce a casa dell’amico Dylan (Billy Cudrup), dove incontra anche Beatrice (Olivia Wilde), la ragazza dei suoi sogni. Sfortunatamente per lui, questa è la fidanzata di Dylan e, all’improvviso, Conrad è chiamato a destreggiarsi tra la fedeltà all’amico e il sogno di una grande storia d’amore.
Commenti recenti