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Dipendenza da Internet in Cina

In Cina dal 2008 il disturbo clinico della “dipendenza da Internet” è stato clinicamente riconosciuto come appartenente alla categoria diagnostica delle dipendenze; viene curato in più di 400 centri riabilitativi.psicologo taranto web-addiction-dipendenza-da-internet-gameaddictino-zinzi ettore 2013jpg Attraverso la vita interna di un centro di riabilitazione di Pechino, Web Junkie, un documentario del 2014 diretto da Shosh Shlam e Hilla Medalia mostra quello che accade dove si decondizionano adolescenti cinesi. Il documentario è incentrato sulla vita di tre ragazzi, i loro genitori e gli operatori sanitari impegnati ad aiutarli a modificare la loro “abitudine”.

Le produttrici sono state nel centro per la cura dalla dipendenza da internet, a Daxing, nella provincia di Pechino circa 4 mesi, tempo nel quale hanno documentato il tutto.

Il documentario mostra un centro organizzato in modo militare, tuta mimetica e marce, con dormitori e vita comune.
I ragazzi, per lo più minori, vengono trattati sia farmacologicamente che con la psicoterapia e con gli incontri formativi, inoltre i genitori vengono coinvolti negli incontri di gruppo.

Il direttore del Daxing center, Tao Ran, in uno degli incontri con i genitori definisce la solitudine come il principale problema dei loro figli, dice che gli “addicted” conoscono molto bene il mondo di internet ma sono estranei al loro mondo emotivo interno e relazionale oltre che ai loro bisogni. Essi giocano fino al punto di “non esistere” e perdersi.

Racconta che i ragazzi affetti da Imternet Addiction Disorder “IAD”, ed in particolare da gioco, pur di non perdere prestazioni nelle classifiche dei giochi, stentano addirittura ad alzarsi dalla consolle di gioco per andare a fare i normali servizi fisiologici, tanto che qualcuno di loro ha iniziato a far uso di pannolini; conclude: “per questo noi la chiamiamo eroina elettronica!!” .

https://www.psicologo-taranto.com/internet-addiction-disorder-dipendenze-da-internet/

https://www.psicologo-taranto.com/internet-related-pshychopathology-irp-psicopatologia-internet-correlata-5-tipi-di-psicopatologie-da-internet/

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Gli effetti psicologici dei social network

Pro e contro nei SOCIAL NETWORK

effetti dei social network dr ettore zinzi www.psicologo-taranto.comGli effetti dei social network

Nel 1935 sulla rivista Modern Mechanix veniva presentato “the notificator”, una speciale macchinetta a monete che mostrava per un arco di tempo stabilito sulla sua bacheca dei messaggi, che le persone si scambiavano per prendere appuntamenti.

the notificator

Fig. 1 The Notificator… ‘To aid persons who wish to inform friends of their whereabouts.’
Aiutava le persone a lasciarsi messaggi su dove e quando incontrarsi
Photograph: Guardian

Oggi abbiamo i social network che ci offrono bacheche su cui lasciare messaggi e tutto questo può avvenire in ogni dove, sul “palmo della nostra mano” con gli smart phone, tablet, pc ecc. Per essere romantici e pensando in particolare a Twitter, possiamo addirittura dire che, il “social dell’uccellino” ha la stessa “mission” del Notificator del ’35, cioè offre la possibilità di comunicare ai nostri conoscenti dove siamo, cosa facciamo e quando.
In una ricerca effettuata all’Università della California da Larry Rosen, presentata nel 2011 alla convenction annuale dell’American Psychological Association, si evidenzia che l’uso eccessivo dei social network attiva e si innesta con alcuni disturbi di personalità quali:

  • Disturbi dell’attenzione
  • Depressione
  • Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)
  • Disturbo Narcisistico di Personalità
  • Ipocondria
  • Disturbo schizoafettivo e schizotipico
  • Dismorfismo corporeo
  • Voyeurismo
  • Dipendenza

Già nel 1984 Craig Broad affermava che l’utilizzo eccessivo di strumenti tecnologici crea diversi disturbi causati dallo stress e genericamente definiti come “Tecnostress”  pertanto è molto possibile che anche con l’uso eccessivo dei social network si possono avere i seguenti disturbi:

  • ansia, attacchi di panico
  •  insonnia
  • mal di testa
  • ipertensione
  • calo della concentrazione
  • disturbi gastrointestinali e cardiocircolatori
  • depressione
  • disfunzioni ormonali

-nell’uomo abbassamento del testosterone con calo del desiderio sessuale
-nelle donne sindrome premestruale.

Inoltre, può favorire:

  •   alterazioni comportamentali
  •   l’isolamento relazionale

E’ importante notare che, la rete e la condivisione alimentano i vari disturbi o tendenze di personalità già presenti in società, e spesso aggravandoli, basti pensare ai Selfie, essi si sono diffusi grazie a due principali assetti di personalità:

  1.  il narcisista che grazie alla condivisione del suo “autoscatto” facilmente cerca e ottiene ammirazione e gratificazione,
  2. L’ insicuro che guardando le “foto della vita degli altri” compromette sempre di più la propria autostima, indebolendola e abbassandola.

E’ possibile immaginare quanto negativo possa essere per una persona con disturbi alimentari, avere la possibilità di confrontare la propria fisicità con migliaia di contatti,  solamente cliccando sulle loro foto. Ultimamente si parla tanto di questa nuova “ansia social” che è stata chiamata FOMO, acronimo di Fear Of Missing Out, ovvero paura di essere tagliati fuori a causa dell’essersi persi qualche post o Twit,… un evento, una festa, una situazione importante.
Questi mezzi di comunicazione essendo “social”, riprendono molto la nostra società, è quindi ormai, molto facile parlare di bullismo e cyberbullismo, stress e tecnostress, dipendenze e net-addiction, overload information addiction ecc. quindi è molto importante non sottovalutare che mantenendoci sempre più lontani dal nostro corpo e dai veri contatti fisici, queati disturbi possono grazie alla rete essere accentuati.
I social network hanno cambiato il modo in cui si comunica e in cui si condividono o si ricercano informazioni, facendo emergere nuove dinamiche di interazione (Ellison NB, Steinfield C, Lampe C ,2007).
In tutto questo scenario sin qui descritto brevemente non bisogna comunque dimenticare che se da un lato ci sono persone che a causa dei social network accentuano le proprie difficoltà e disturbi; dall’altro ci sono anche tante altre persone che traggono beneficio da essi, utilizzando questi mezzi di comunicazione in modo costruttivo, pubblicizzando la loro azienda, aprendo reali confronti con i suoi “amici”, avviando campagne sociali di informazione, raccogliendo consensi e mobilitazioni sociali, ritrovando i propri reali amici ecc.

La conclusione che si può trarre a mio avviso è che sicuramente il mezzo “social network” ha la tendenza ad accentuare e facilitare alcune condotte negative di uso sbagliato dello strumento ed anche disturbi di personalità, ma se ben usato allarga i confini ed offre nuove possibilità di evoluzione. Sulla base di quanto detto in questo ariticolo appare evidente che ancora diversi studi sui Social Network vadano effettuati , tanto da poter informare meglio i propri fruitori dei pro e contro che essi stessi contengono.

Riferimenti bibliografici:

• Craig Broad “Technostress: the uman cost of computer revolution” edito nel 1984 da Addison Wesley
• Ellison NB, Steinfield C, Lampe C (2007) The benefits of Facebook “friends”: Social capital and college students’ use of online social network sites. Journal of Computer-Mediated Communication, 12 (4), article 1.
• Larry D. Rosen, “Poke Me: How Social Networks Can Both Help and Harm Our Kids” ricerca presentata alla Convenction annuale dell’American Psychology Association di Washington D.C., August 4-7 2011 (http://www.fenichel.com/pokeme.shtml)

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Mark Griffiths e i componenti nucleari della dipendenza da internet

cyber-brain dr Ettore zinzi psicologo psicoterapeuta taranto palagiano PNGIl ricercatore Mark Griffiths, anche se Europeo ha effettuato studi sull’abuso di internet, campo in cui gli autori americani primeggiano, con conseguenze di rilevanza clinica; egli è anche uno dei pochi scrittori sull’argomento che la letteratura indicizzata propone. Griffiths, sostiene che le dipendenze da prodotti tecnologici sono un sottoinsieme di dipendenze comportamentali, che hanno in comune dei componenti nucleari della dipendenza da internet:

  • Dominanza(Salience). Emerge quando l’attività in esame diventa la più importante nella vita di una persona e domina il suo pensiero (preoccupazioni con distorsioni cognitive), i suoi sentimenti (ricerca dell’ oggetto di dipendenza) ed il suo comportamento (deterioramento del comportamento sociale ). Si realizza allorquando la persona non è attualmente occupata nell’attività; pensa alla prossima volta che lo sarà.
  • Alterazioni del tono dell’umore. Sono sensazioni soggettive che le persone riferiscono conseguenti all’inizio dell’ attività in oggetto. Sentono la carenza del computer e provano un’ aura di eccitamento, o, paradossalmente, un senso tranquillizzante di “fuga” o di “ottundimento” nell’uso del computer stesso.
  • Aumento della soglia di tolleranza. E’ il fenomeno per cui è richiesto un aumento della attività in esame, per ottenere gli stessi effetti psicologici. Per esempio un giocatore d’azzardo, a volte, deve gradualmente aumentare l’importo della posta in gioco, per provare l’effetto euforico, che inizialmente provava con puntate molto minori.
  • Sintomi d’astinenza. Sono stati di malessere psichico e/o fisico che si verificano quando l’ attività in oggetto è interrotta o improvvisamente ridotta. Si manifestano anche con scosse, irritabilità, disforia.
  • Conflitto. Si riferisce ai conflitti tra il soggetto dipendente e coloro che lo circondano (conflitti interpersonali) o interni al soggetto stesso (conflitti intrapsichici), che riguardano l’ attività in esame.
  • Ricaduta. E’ la tendenza a ricadere in ripetuti ritorni agli schemi precoci della particolare attività e alla possibilità, per le forme e modalità estreme, che la dipendenza si ripresenti dopo molti anni di astinenza e controllo.

Anche se quasi da sempre, dunque, gli psicologi hanno cominciato a riconoscere che è possibile sviluppare dipendenze, non solo da sostanze chimiche, ma anche comportamentali, come ad esempio quella del gioco d’ azzardo, è proprio negli ultimi trenta anni che è ormai inconfutabile scientificamente il fatto che: “le persone provano dipendenza da ciò che fanno e da quello che provano mentre lo fanno”.

Scarica l’ebook “LE CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEL CYBERSPAZIO. Le implicazioni e applicazioni della rete in psicologia”ISBN: 9786050340723
Editore: Narcissus Self Publishing
Data di pubblicazione:  2003

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