Disturbi di ansia
L’ ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. Dal punto di vista emozionale, l’ansia causa un senso di terrore o panico, nausea e brividi. Dal punto di vista comportamentale, si possono presentare sia comportamenti volontari che involontari, diretti alla fuga o all’evitare la fonte dell’agitazione. Questi comportamenti sono frequenti e spesso non-adattivi nei disturbi d’ansia. L’ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è “un’emozione” comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità, ed è una funzione importante in relazione alla sopravvivenza.
Disturbi di ansia nel DSM-5
I Disturbi di ansia nel DSM-5 sono stati distribuiti in tre capitoli che sono rispettivamente:
- disturbi d’ansia
- disturbo ossessivo compulsivo e correlati
- disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti.
Nel manuale diagnostico vi è una distinzione tra ansia e paura:
- La Paura è intesa come la reazione a uno stimolo reale, presente ed imminente
- L’Ansia è intesa come la reazione anticipatoria a uno stimolo che non è presente e potrebbe accadere
Nel capitolo specifico dei disturbi di ansia sono stati inseriti quei disturbi che hanno simili caratteristiche di paura e ansia eccessive oltre che alterazione comportamentale.
Il DSM 5 essendo di stampo kraepeliniano (ordinato per similarità di tratti e con base biologica poi psichica), per mantenere fede alla categorizzazione che dispone le diagnosi seguendo un approccio evolutivo e quindi life-span, riordina i disturbi della vecchia edizione DSM. Quindi all’interno del capitolo specifico sull’ansia sono stati inseriti anche disturbi che precedentemente venivano collocati nei capitoli dedicati ai disturbi che si verificano nell’infanzia (es. Disturbo di Ansia di separazione e mutismo selettivo).
Generalmente la durata dei sintomi ansiosi deve essere di almeno sei mesi per gli adulti, di almeno quattro settimane per bambini e adolescenti.
Altra modifica effettuata nel capitolo dei disturbi d’ansia e la separazione tra disturbo di panico e agorafobia ora indicati come due disturbi differenti che possono comparire contemporaneamente al momento di una diagnosi.
Altra modifica effettuata nei disturbi d’ansia riguarda il criterio della necessità o meno che il soggetto riconosca che la sua reazione di orrore paura e ansia siano sproporzionati rispetto allo stimolo: ora nel nuovo DSM non è necessario che ci sia la consapevolezza dell’eccesso di sovrastima dello stimolo.
Gli attacchi di panico oltre ad essere un disturbo a sé stante sono utilizzati come specificatore in altri disturbi.
I disturbi presenti nel capitolo sui disturbi di ansia sono:
- disturbo d’ansia da separazione
- mutismo selettivo
- fobia specifica
- ansia sociale (nel DSM-4 “fobia sociale”; rispetto al DSM-4 è stato sostituito lo specificatore “ansia generalizzata” con “legata alla performance”)
- disturbo di panico (deve essere specificato se è “inaspettato” o “atteso”)
- agorafobia
- disturbo d’ansia generalizzata
- disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci
- disturbo d’ansia dovuto a un’altra condizione medica
- disturbo d’ansia con altra specificazione (nel DSM-4 “NAS non altrimenti specificato”)
- disturbo d’ansia senza altra specificazione (nel DSM-4 “NAS non altrimenti specificato”)
La sintomatologia di tutti questi disturbi necessita di un percorso di psicoterapia atto alla gestione dell’ansia.
Bibliografia
American Psychiatric Association (2013a). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5). Washington, D.C.: APA (trad. it.: DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Milano: Raffaello Cortina, 2014).
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