Perché scrivere il diario?

Diario dal latino “diarium” significa “vitto giornaliero”.

Nell’Antico Egitto I rituali di guarigione dovevano essere scritti su papiro e poi inghiottiti, perché le parole rituali avevano un effetto benefico.

La scrittura è una modalità per sublimare le proprie nevrosi, raccontare e raccontarsi. È un atto curativo e riparativo (Sigmund Freud).

La desomatizzazione dello stress viene favorita attraverso l’utilizzo del diario clinico (Demetrio, 2008). Esso funziona nell’immediato molto utile come calmante.

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Attraverso la scrittura noi creiamo significati e diamo forma e struttura agli accadimenti ed alle emozioni della nostra vita, che vengono concettualizzati mediante un atto cognitivo; Quando si scrive si mettendo in contatto in questo modo i due emisferi cerebrali 
(destro/sinistro; emozioni/cognizioni).

Quando scriviamo ci fermiamo e ci concentriamo su noi stessi sui nostri pensieri cogliendone nuovi significati, rilassandoci e facendo ordine nella mente, ci prendiamo cura di noi stessi.

In termini cibernetici lo scrivere comporta diversi livelli di elaborazione dell’informazione: I pensieri vengono tradotti in lettere che poi diventeranno parole, e successivamente frasi, paragrafi…  e in un successivo “macro livello” di elaborazione, verranno riletti e quindi ritradotti in pensieri e così via.

Grazie a tutti questi processi di elaborazione e rielaborazione ciò che pensiamo diviene più chiaro e quindi viene tradotto in apprendimento.

Gli effetti benefici sono innumerevoli.

Scrivere calma la mente. Non importa cosa si scrive, un diario, un appunto, un blog, un libro, una poesia, una canzone, ogni traccia di “nero su bianco” ha il potere di calmare la mente dando un nuovo ordine ai pensieri creando nuovi o comunque più profondi significati. La prova diretta di questo beneficio la si può sperimentare scrivendo quello che si sta’ provando quando si è arrabbiati, immediatamente sperimenteremo l’effetto calmante.

Scrivere aiuta a stare con noi stessi. A seconda di cosa e come si scrive è richiesto del tempo, per scrivere dobbiamo fermarci e ascoltare i nostri pensieri pertanto passeremo del tempo dedicandoci a noi stessi.

Scrivere aiuta a gestire il pensiero ossessivo. Conosciamo bene l’inutilità e invasività dei pensieri che si sviluppano quando abbiamo un problema. Condizionati dal lato emotivo (preoccupazioni e pessimismo) ci affanniamo alla ricerca di una soluzione focalizzando soluzioni spesso ripetitive e inadeguate. In questi casi scrivere mette ordine, offre maggiore consapevolezza, riorganizza e aiuta a trovare nuovi significati riattivando il processo creativo di solving.

Scrivere aiuta ad essere coerenti, assertivi, precisi, autocritici ecc…

Perché scrivere un diario ? Giusti e Proietti nel 1987 hanno sviluppato un elenco di benefici provenienti dall’uso del diario alcuni di essi sono:

  • Maggiore autoconsapevolezza e accettazione di sé
  • Maggiore facilità all’espressione dei propri sentimenti
  • Maggiore amicizia con se stessi
  • Sfogo che può diventare creativo
  • Autosostegno
  • Autoesplorazione
  • Consente il monitoraggio dell’umore giornaliero
  • Può agevolare nell’introspezione il passaggio dal pensiero ossessivo alla coscienza esplorativa

CONSIGLI SU COME SCRIVERE IL DIARIO:

Usare un quaderno. Appuntare in modo giornaliero i propri vissuti quotidiani.

È molto utile prima di iniziare a scrivere segnare la data e l’ora.

Scrivere di getto senza soffermarsi tanto nell’elaborazione dei pensieri, non è importante scrivere in una buona forma, quindi non dare peso ad eventuali errori.

Scrivere preferibilmente quando si è soli ed e si ha del tempo libero ma conviene prendete questo impegno con disciplina e costanza quindi scrivendo una volta al giorno.

Non rileggere quanto appena scritto ma aspettare circa una settimana in modo che si avrà l’opportunità di fare delle riflessioni cercando di collegare quanto letto con i pensieri e ricordi della propria esistenza.

Per chi volesse impegnarsi in modo più preciso e puntuale esiste un modo molto più strutturato per scrivere il diario:

Il DIARIO INTENSIVO rappresenta un valido metodo per affrontare periodi di difficoltà più intensa, offrendo una visione più oggettiva del problema e quindi una più facile “risoluzione”. Ovviamente è un valido metodo anche in periodi di “equilibrio”, in quanto offre maggiore spinta al miglioramento di se stessi.

La tecnica di scrittura del Diario Intensivo prevede che esso sia diviso in sezioni. Le sezioni rappresentano le fasi del processo di vita del soggetto che lo compila. Qui di seguito riporto una tabella in cui si cerca di integrare i vari suggerimenti teorici,  ed inoltre si offre uno strumento guida per la compilazione giornaliera del Diario Intensivo.

diario intensivo

BIBLIOGRAFIA

–   Albisetti Valerio,1994. Terapia dell’amore coniugale. Come affrontare i problemi del vivere insieme. Paoline Edizioni, Milano.

–   Demetrio D., 2008.  La scrittura clinica. Consulenza autobiografica e fragilità esistenziali, Raffaello Cortina, Milano.

Edoardo Giusti, Miriam Vigliante, 2009. L’anamnesi psicologica. Tecniche e strumenti operativi per la presa in carico Sovera Edizioni, Roma

–  Ira Progoff, 2000, Curarsi con il diario, Nuove Pratiche Editrice, Milano

–  Manucci Claudio, Laura Di Matteo, 2004. Come gestire un caso clinico. La psicoterapia integrata seduta per seduta, Sovera Edizioni.

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  1. […] sempre a portata di mano un diario, questo ci permette di annotare i pensieri e le idee in qualsiasi momento. Spesso le idee geniali […]

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