Tag: felicità

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Coronavirus. Ecco come dei giovani hanno deciso di impegnarsi in questa quarantena.

La pandemia in corso con questo coronavirus ci sta costringendo a vivere momenti difficili. Siamo chiusi in casa, dobbiamo utilizzare i famosi DPI (dispositivi di protezione individuale), dobbiamo limitare i nostri contatti con persone care…
Per i più deboli la situazione è davvero drammatica ma non per questa ragione bisogna perdere il famoso ed utile ottimismo.
Amo pensare che conseguentemente a una grande crisi si può avere un grande cambiamento che l’intelligenza aiutata dalla creatività corrisponda ad una grande capacità di adattamento e resilienza. Per questa ragione sono convinto che questi momenti possano aiutarci a imparare a trarre benefici anche dalle situazioni più disperate.

Oggi più che mai possiamo dare valore a tutte quelle cose che sino ad ora stavamo dando per scontate; abbiamo più tempo per pensare a noi stessi e a ciò che nella nostra vita ha davvero importanza, possiamo imparare cose nuove, dedicarci ad attività che volevamo fare da tanto tempo, aiutare i più bisognosi, valorizzare e valorizzarci… 

Ecco il corto che dei ragazzi hanno ideato per questi momenti difficili, per impegnarsi e dare il loro contributo con interessanti spunti di riflessione :

Questi sono i contatti instagram di questi due giovani e sensibili creativi:
www.instagram.com/owlmarko
www.instagram.com/gianlucaluzzi

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Emozioni

EMOZIONE

 “REAZIONE AFFETTIVA INTENSA, ACUTA O DI BREVE DURATA DETERMINATA DA UNO STIMOLO” (U.Galimberti,1992).

clicca per ingrandire schema Reazione emotiva

In questa sezione sono presenti tutti gli articoli sulle emozioni:

  1. TEORIE SULLE EMOZIONI
  2. Paul Ekman (l’innatismo delle emozioni)

  3. Robert Plutchik, emozioni come risposta adattiva

  4. rabbia
  5. paura
  6. gioia
  7. tristezza
  8. disgusto/disprezzo
  9. sorpresa
  10. Il film INSIDE OUT e la psicologia delle EMOZIONI.

  11. Bibliografia (emozioni)

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In che misura l’inquinamento atmosferico influisce sulla felicità?

ettore-zinzi-psigologo-taranto.com-_Bibliografia-sitografia– Cunningham,M.R.(1988a), Does happiness mean friendliness?: Induced mood and hetero-sexual self-disclosure. Personality and Social Psychology Bulletin, 14, 283-297
– Cunningham, M.R. (1988b). What do you do when you’r e happy or blue ? Mood, expect-ancies, and behavioral Interest Motivation and Emotion,12, 309-331
– Cunningham, M.R., Steinberg, J., & Grcv, R.(1980). Wanting to and having to help: Separat e motivations for positive mood and guilt induced helping. Journal of Personality and Social Psychology, 38, 181-192

– D’URSO V. e TRENTIN R. Sillabario delle emozioni, Giuffrè 1992

– FILLIOZAT I., Le emozioni dei bambini, PIEMME Alessandria, 2001

– FILLIOZAT I., Il quoziente emotivo, PIEMME Alessandria, 1998

– FRANCESCATO D.-PUTTON A.-CUDINI S., Star bene insieme a scuola, CARROCCI Roma, 1998

– FREUD, Al di là del principio del piacere, in OPERE Vol. 2 BORINGHIERI Torino 1979

– MASLOW J., Verso una psicologia dell’essere, ASTROLABIO Roma 1971

– PIAGET J., Lo sviluppo mentale del bambino, EINAUDI Torino 1967

– DARWIN C., 1871, L’Origine dell’uomo. EDIZIONE STUDIO TESI (1991).

– C. LO PRESTI, L’alfabeto delle emozioni, EDIZIONI LA MERIDIANA, 2007

– DI PIETRO M., “L’ABC delle mie emozioni” EDIZIONI ERIKSON, Trento (Illustrato da Stefano Mariani).

– FRAISSE Paul, PIAJET Jean, Traité de psychologie expérimentale: motivation, émotion et personnalité,1963.

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In che misura l’inquinamento atmosferico influisce sulla felicità?

In che misura l’inquinamento atmosferico influisce sulla felicità?
La riduzione dell’inquinamento atmosferico è una importante iniziativa politica per migliorare la felicità.


To what extent does air pollution affect happiness? The case of the Jinchuan mining area, China

Articolo Originale della Ricerca: “Ecological Economics”, Volume 99, March 2014, Pages 88-99    Zhengtao Li (1), , Henk Folmer (1,2), Jianhong Xue (2),

  1. Department of Economic Geography, Faculty of Spatial Sciences, University of Groningen, Landleven 1, 9747 AD Groningen, The Netherlands
  2. Department of Agricultural Economics, College of Economics and Management, Northwest A&F University, 3 Taicheng Road, Yangling, Shaanxi 712100, China. Received 23 February 2013, Revised 15 December 2013, Accepted 27 December 2013, Available online 5 February 2014

In che misura l'inquinamento atmosferico influisce sulla felicità.pngIn questo studio ricercatori dell’università del Nederland e della Cina presentano un modello di equazione strutturale della felicità; come questa sia influenzata principalmente da fattori endogeni, come la percezione dell’inquinamento, a sua volta dipendente dalle conoscenze effettive dell’ambiente; dalla sua percezione e da fattori generati dall’esterno, come intensità di esposizione all’aria inquinata e pericolosità degli inquinanti. Inoltre altri fattori determinanti importanti della felicità sono le dimensioni della famiglia, l’età, la vicinanza alla fonte di inquinamento, all’ambiente di lavoro e la condizione di salute attuale personale e familiare (vedi tabella qui di seguito).

In che misura l'inquinamento atmosferico influisce sulla felicità 2 taBELLASulla base dei risultati della ricerca, gli studiosi concludono dicendo che la riduzione dell’inquinamento atmosferico è una importante iniziativa politica per migliorare la felicità. Inoltre la conoscenza dell’ambiente è una importante determinante di rischio percepito, quindi le politiche di riduzione devono essere accompagnate dalla divulgazione dello stato di qualità dell’aria, al fine di aumentare il bene.

Bibliografia INQUINA-MENTE

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Scarica l’EBOOK:
INQUINA-MENTE-copertina-dr-Zinzi-NARCISSUS“INQUINAMENTE”. Psiche ed inquinamento. Immaginazione o realtà?
“Ipotesi” sulle cause ed effetti psicologici dell’inquinamento.  Stimoli ed eventi traumatici subiti e “possibili” reazioni psicologiche dei cittadini.

ISBN:
9786050369953

Editore: Narcissus Self Publishing
Data di pubblicazione:  2015

Per approfondimenti sulla possibile connessione tra la psiche e l’inquinamento leggi anche gli articoli:

1 – Psicologia Ambientale. Interdipendenza tra ambiente e uomo.
2 – Ambiente e identità. Gli effetti psicologici dell’inquinamento

  1. Identità di sé
    2. Identità sociale
    3. Identità di luogo
    4. Stress ambientale/Frustrazione
    5. Stress e impotenza appresa
    6. Effetti dovuti allo stress/inquinamento ambientale
    -sulla fisiologia
    -sulle relazioni interpersonali
    -sui compiti cognitivi
    -sui comportamenti
    -sulla psiche
    7. adattamento allo stress
    8. percezione del rischio Ambiente e identità. Gli effetti psicologici dell’inquinamento.

3 – Ecco qui di seguito una raccolta delle poche ricerche scientifiche sull’argomento:

4 – Il Caso (ILVA e non solo) Taranto (INQUINA-MENTE)

Immaginazione o realtà? “Ipotesi” sulle cause ed effetti psicologici dell’inquinamento a Taranto.  Stimoli ed eventi traumatici subiti e “possibili” reazioni psicologiche dei cittadini.

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Paul Ekman (l’innatismo delle emozioni)

La teoria di Paul Ekman sull’innatismo delle emozioni si fonda su un esperimento di analisi e raffronto interculturale (Ekman et. al., 1972).

E’ stato infatti osservato come una espressione emozionale all’interno di una specifica popolazione era interpretata correttamente e uniformemente all’interno di qualunque altra cultura, e viceversa (Stati Uniti e Nuova Guinea)

Il raffronto consisteva nel mostrare delle foto di espressioni emozionali facendole quindi riconoscere.

In concreto l’esperimento scoprì per esempio che l’espressione facciale legata alla rabbia veniva interpretata come rabbia all’interno di tutte le popolazioni analizzate.

Visualizza la bibliografia sulle emozioni

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(5) STRATEGIE per ESSERE FELICI

la ricerca della felicità... 

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La felicità è uno stato emotivo–affettivo di gioia provocato dall’appagamento dei desideri o dalla previsione di una condizione futura positiva con relativa sensazione di piacere diffuso.

La Felicità è direttamente proporzionale alla soddisfazione dei nostri bisogni, obiettivi, desideri.

Tanto più soddisfiamo i nostri bisogni, sogni e desideri tanto più la nostra qualità della vita migliorerà.

Inoltre quando si è felici si tende a valutare più positivamente la propria persona: ci si sente pieni di energia, si considerano meno gravi i propri difetti e si pensa meno alle proprie difficoltà. In ultimo, si è visto che più si è felici più si curano e si allargano i propri interessi sociali e artistici, si pone maggiore attenzione alle questioni politiche generali, ci si sente più inclini ad accettare dei compiti nuovi e stimolanti, anche se difficili …

“uno stato emotivo positivo induce all’ottimismo” (Cunningham , 1986; 1988).

Per effettuare un utile cambiamento atto al miglioramento delle nostre qualità di vita è importante “ascoltarsi” e riuscire ad essere in grado di comprendere “chi siamo, cosa vogliamo e dove andiamo”.

Per essere felici principalmente è importante che i bisogni primari (il bere, il mangiare, il riposo.. legati alla sopravvivenza.) vengano soddisfatti al meglio, successivamente è utile dare ascolto e soddisfazione ai bisogni e desideri che si hanno nelle varie aree di vita.

Le principali aree di vita sono:

  • Salute
  • Autostima
  • Mete e valori
  • Denaro
  • Lavoro
  • Svago
  • Apprendimento
  • Creatività
  • Sostegno
  • Amore
  • Amicizia
  • Figli
  • Casa
  • Vicinato
  • Comunità
  • Altro…..

Una volta che ci si è “ascoltati” e quindi si è effettuata una attenta analisi dei propri bisogni ed individuate le aree di vita da implementare è utile sapere che per ogni area ci sono principalmente

5 strategie per migliorare la propria vita ed essere felici (strategie per essere felici):

1.      Cambiare le proprie circostanze

A seconda dell’area di vita che si vuole migliorare è molto utile effettuare dei cambiamenti di copione. Si potrebbe cambiare luogo in cui si vive, cambiare luogo in cui si incontrano gli amici, il modo in cui ci si diverte, cambiare lavoro…

2.      Cambiare il proprio atteggiamento

A seconda dell’area di vita da migliorare è molto importante analizzarsi,  individuare e quindi correggere ogni distorsione e pensiero pessimistico.

Le domande da farsi per effettuare una utile analisi nell’area da migliorare sono due:

  • Cosa accade?
  • Cosa questo significa per me e per il mio futuro?

Mentre si effettua questa analisi e si passa all’interpretazione è quindi importante essere oggettivi e quindi prestare attenzione alle personali distorsioni cognitive automatiche che noi spesso facciamo, di frequente il nostro modo di vedere una situazione e le sue possibili evoluzioni future non è basato sui fatti ma su una personale visione non del tutto realistica (es. un collega non ci saluta a lavoro e noi siamo convinti che lui sia contro di noi, mentre egli in realtà è turbato per un problema personale).

Inoltre è importante immaginare di sopravvivere e potercela fare anche in situazioni molto negative (Es. se dovessimo perdere il lavoro, interrompere il proprio matrimonio …).

3.      Cambiare i propri obiettivi in modo realistico

Spesso ci capita di imporci obiettivi elevati o comunque difficili da realizzare .

Le domande da farsi per effettuare una utile analisi degli obiettivi nell’area da migliorare sono :

  • · Cosa voglio veramente da questa area della vita?
  • · Cosa mi renderebbe soddisfatto e quanto?
  • · Quali obiettivi posso pormi per la soddisfazione dei miei bisogni (nella specifica area)?

Nell’analisi delle mete è fondamentale, qualora si abbiano obiettivi molto elevati e difficili da raggiungere, porsi dei micro-obiettivi in modo che progressivamente le nostre aspettative siano sempre più appagate, e si abbia maggiormente la consapevolezza della propria assertività (es. se la propria meta è diventare medico bisogna quindi programmare i vari micro-obiettivi: diploma, esame di ammissione università, laurea, pratica, concorsi…).

In questo modo è possibile capire cosa sta accadendo in una particolare area di vita e cosa essa significhi per noi e per il nostro futuro in modo oggettivo e razionale.

4.      Cambiare le proprie priorità

Per l’attuazione di questa strategia è utile analizzare le aree di principale interesse, le più importanti per noi che quindi quelle che hanno maggiore priorità, successivamente valutare ed enfatizzare di queste, le aree sulle quali si può agire e controllare meglio un cambiamento. (es. se ho un problema di salute irrisolvibile, è inutile che miro alla guarigione piuttosto posso concentrarmi sul miglioramento dell’area dell’amicizia e quindi della mia rete relazionale, dell’area dello svago iscrivendomi ad un corso di ballo…).

Le domande da farsi per effettuare un utile cambiamento atto al miglioramento della propria qualità di vita è:

  • · Quali sono le mie priorità?
  • · Quali aree di priorità posso controllare e modificare?

Quindi il passo principale è:  non enfatizzare le aree nelle quali non si può ottenere un cambiamento dando maggiore importanza a quelle aree in cui i cambiamenti sono possibili.

 5.      Migliorare la propria soddisfazione anche in aree di non alta priorità.

Spesso capita che le proprie priorità abbiano mete difficilmente raggiungibili in breve tempo, a questo punto mentre si tende ad esse, contemporaneamente possono essere implementate aree di vita non considerate di primaria importanza o di immediato interesse (es. per uno studente la priorità rappresenta il “lavoro” desiderando diventare medico, ma per raggiungere questo obiettivo ci vogliono degli anni quindi nel frattempo si può concentrare anche su altre aree di vita come l’amore, lo svago, la comunità in tal modo il proprio senso di benessere comunque migliorerà non rimanendo cristallizzato al raggiungimento del lavoro).

Questa strategia dovrebbe essere sempre attuata mirando al generale miglioramento della qualità della vita; e quindi evolvendoci anche in quelle aree che comunque non presentano particolari difficoltà.

D’Urso e Trentin (1992) riportano una serie di attività e atteggiamenti che si accompagnano o favoriscono uno stato di benessere. Tali attività o atteggiamenti sono:

  1. non attribuire interamente a noi stessi la responsabilità degli eventi spiacevoli che ci capitano
  2. stare in compagnia di persone felici
  3. fare esercizio fisico
  4. non confrontare la nostra condizione (salute, bellezza, ricchezza ecc.) con quella degli altri
  5. individuare quello che ci piace nel nostro lavoro e valorizzarlo
  6. curare il corpo e l’abbigliamento
  7. riconoscere i legami tra cattivo umore e cattivo stato di salute: spesso è il malessere fisico, più che altri fattori oggettivi, a determinare un cattivo umore
  8. dimensionare le nostre aspettative alle capacità e alle opportunità medie della situazione
  9. aiutare le persone a cui piace essere aiutate
  10. non fare progetti a lunga scadenza
  11. frequentare le persone che ci hanno fatto dei piaceri e alle quali abbiamo fatto dei piaceri
  12. non trarre conclusioni generali dagli insuccessi
  13. fare una lista delle attività che personalmente ci fanno stare di buon umore e praticarle

BIBLIOGRAFIA

  • Cunningham,M.R.(1988a), Does happiness mean friendliness?: Induced mood and hetero-sexual self-disclosure. Personality and Social Psychology Bulletin, 14, 283-297
  • Cunningham, M.R. (1988b). What do you do when you’r e happy or blue ? Mood, expect-ancies, and behavioral Interest Motivation and Emotion,12, 309-331
  • Cunningham, M.R., Steinberg, J., & Grcv, R.(1980). Wanting to and having to help: Separat e motivations for positive mood and guilt induced helping. Journal of Personality and Social Psychology, 38, 181-192
  • D’Urso V e Trentin R.  Sillabario delle emozioni, Giuffrè 1992
  • Michael B. Frisch Psicoterapia integrata della qualità della vita. Sovera Edizioni, 2001

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