Il termine gruppo, proviene dal latino “gruppus” che significa nodo, groppo e dal tedesco antico “kruppa” che significa massa arrotondata. Gruppo viene utilizzato per indicare tante tipologie di insiemi di persone e tante tipologie di obiettivi ad esso connessi.
Nel caso della Psicologia e più in specifico della Psicoterapia Pluralistica, la parola “Gruppo” viene utilizzata per indicare:
Un insieme di individui che sono in diretto ed immediato rapporto, esercitando azioni reciproche di influenza e sperimentando un senso di appartenenza che li fa sentire parte di un insieme, sia sulla spinta di un sentimento di autoinclusione che sulla base di un riconoscimento esterno. (Merton, 1957)
I gruppi sono quindi degli insiemi di persone che hanno più o meno delle relazioni e che quindi oltre a sperimentare un senso di individualismo sperimenta anche un senso di appartenenza. I gruppi possono essere aperti, chiusi, organizzati, stabili, fluidi e transitori… a seconda degli accordi espliciti ed impliciti degli individui che li compongono.
Le psicoterapie di gruppo (gruppi di psicoterapia) sono di vario tipo e di moltissime derivazioni. Negli anni è stato sempre più ampliato il loro panorama metodologico, fatta eccezione per le psicoterapie rimaste in posizione ortodossa. Nella realtà, osservando le varie psicoterapie di gruppo, si nota che difficilmente si trovano terapeuti che applicano modelli e teorie fedeli alle tecniche pure, così come erano state concepite dagli autori all’inizio. All’interno dei gruppi avvengono tanti “processi” percepibili attraverso le emozioni e quindi anche fisicamente, essi se adeguatamente elaborati nello spazio gruppale facilitano il raggiungimento degli obiettivi. Tutti i gruppi terapeutici sembrano avere l’obiettivo comune di cercare di mobilizzare le forze del gruppo per facilitare un cambiamento sui singoli componenti. Il gruppo può essere considerato come un “laboratorio in vivo” di relazioni, nel quale attraverso la condivisione e l’esplorazione dei vissuti, ci si può mettere in gioco ed apprendere nuove modalità relazionali.
Per poter seguire una terapia di gruppo è ovviamente condivisa la necessità di mantenere privato ciò che i dice ed accade all’interno, oltre al dover essere puntuali e frequentare assiduamente.
BIBLIOGRAFIA
Condurre una Terapia di Gruppo
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