GIOIA
E’ uno stato emotivo – affettivo provocato dall’appagamento di un desiderio o dalla previsione di una condizione futura positiva con relativa sensazione di piacere diffuso.
L’emozione “GIOIA” crea nell’individuo diverse attivazioni:
Attivazione Fisiologica:
- Modificazioni respiratorie
- Aumento della vascolarità con arrossamento del volto
- Aumento battito cardiaco
- Aumento attività muscolare
Attivazione Espressiva
(si distinguono varie intensità di gioia a seconda che prevalga il sorriso o il riso):
Fronte e sopracciglia:
- Distesa senza rughe
Occhi:
- Più chiusi del normale
- Rughe sotto gli occhi e agli angoli esterni
- Palpebra inferiore sollevata e ristretta con innalzamento e ingrossamento degli zigomi.
- Sguardo brillante e vivace
Naso
- Sembra accorciarsi ed aggrinzarsi
Bocca:
- Angoli retratti e sollevati
- Apertura della bocca con esposizione dei denti ( a seconda dell’intensità)
Corpo:
- Movimenti e scosse del corpo e del capo
Voce:
- Squillante con vocalizzi
A livello psicologico:
Gli stati d’animo positivi possono influire in modo considerevole sia sul comportamento sia sui processi di pensiero rendendoli maggiormente adeguati e funzionali alle situazioni di vita dell’individuo. E’ poi ovvio che tutto questo si ripercuota positivamente sullo star bene dell’individuo con se stesso e gli altri.
In effetti quando le persone sono di buon umore (gioiose) pensano alle cose in modo molto diverso rispetto a quando sono di cattivo umore. Ad esempio, si è trovato che il buon umore porta a descrivere in modo positivo gli eventi sociali a percepirsi come socialmente competenti, a provare sicurezza in se stessi e autostima (Bower , 1983).
Inoltre quando si è felici si tende a valutare più positivamente la propria persona: ci si sente pieni di energia, si considerano meno gravi i propri difetti e si pensa meno alle proprie difficoltà. In ultimo, si è visto che più si è felici più si curano e si allargano i propri interessi sociali e artistici, si pone maggiore attenzione alle questioni politiche generali, ci si sente più inclini ad accettare dei compiti nuovi e stimolanti, anche se difficili (Cunningham , 1986; 1988).
…“uno stato emotivo positivo induce all’ottimismo” :
Mayer e Volanth (1985), infatti, hanno trovato una correlazione diretta tra grado di buonumore e probabilità stimata di eventi positivi.
Essere felici induce anche ad essere più audaci . A questo proposito, Isen e Patrick (1983) hanno messo in luce come la gioia tendenzialmente porti a sottovalutare la gravità dei rischi e quindi porti ad agire in modo meno prudente.
In presenza di uno stato d’animo positivo, non solo il mondo sembra più colorato e desiderabile e le azioni più facili, ma anche le persone che ci circondano sembrano migliori. E’ forse per questo che molti esperimenti rilevano come le persone felici siano più disponibili, generose e altruiste e provochino negli altri una maggior simpatia.
In ultimo, per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, si è visto che il buon umore ha degli effetti positivi sulle capacità di apprendimento e di memoria e sulla creatività: in sostanza quando si è felici si apprende con più facilità, in misura maggiore e in modo più duraturo (Ellis , Thomas e Rodriguez , 1984; Ellis , Thomas McFarland e Lane , 1985) e inoltre si è maggiormente creativi nella soluzione dei problemi.