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10/06/2011 / Ultimo aggiornamento : 10/06/2011 EttoreZinzi GIOIA

GIOIA

E’ uno stato emotivo – affettivo provocato dall’appagamento di un desiderio o dalla previsione di una condizione futura positiva con relativa sensazione di piacere diffuso.

L’emozione “GIOIA” crea nell’individuo diverse attivazioni:

Attivazione Fisiologica:

  • Modificazioni respiratorie
  • Aumento della vascolarità con arrossamento del volto
  • Aumento battito cardiaco
  • Aumento attività muscolare

Attivazione Espressiva

(si distinguono varie intensità di gioia a seconda che prevalga il sorriso o il riso):

Fronte e sopracciglia:

  • Distesa senza rughe

Occhi:

  • Più chiusi del normale
  • Rughe sotto gli occhi e agli angoli esterni
  • Palpebra inferiore sollevata e ristretta con innalzamento e ingrossamento degli zigomi.
  • Sguardo brillante e vivace

Naso

  • Sembra accorciarsi ed aggrinzarsi

Bocca:

  • Angoli retratti e sollevati
  • Apertura della bocca con esposizione dei denti ( a seconda dell’intensità)

Corpo:

  • Movimenti e scosse del corpo e del capo

Voce:

  • Squillante con vocalizzi

A livello psicologico:

Gli stati d’animo positivi possono influire in modo considerevole sia sul comportamento sia sui processi di pensiero rendendoli maggiormente adeguati e funzionali alle situazioni di vita dell’individuo. E’ poi ovvio che tutto questo si ripercuota positivamente sullo star bene dell’individuo con se stesso e gli altri.
In effetti quando le persone sono di buon umore (gioiose) pensano alle cose in modo molto diverso rispetto a quando sono di cattivo umore. Ad esempio, si è trovato che il buon umore porta a descrivere in modo positivo gli eventi sociali a percepirsi come socialmente competenti, a provare sicurezza in se stessi e autostima (Bower , 1983).

Inoltre quando si è felici si tende a valutare più positivamente la propria persona: ci si sente pieni di energia, si considerano meno gravi i propri difetti e si pensa meno alle proprie difficoltà. In ultimo, si è visto che più si è felici più si curano e si allargano i propri interessi sociali e artistici, si pone maggiore attenzione alle questioni politiche generali, ci si sente più inclini ad accettare dei compiti nuovi e stimolanti, anche se difficili (Cunningham , 1986; 1988).

…“uno stato emotivo positivo induce all’ottimismo” :

Mayer e Volanth (1985), infatti, hanno trovato una correlazione diretta tra grado di buonumore e probabilità stimata di eventi positivi.

Essere felici induce anche ad essere più audaci . A questo proposito, Isen e Patrick (1983) hanno messo in luce come la gioia tendenzialmente porti a sottovalutare la gravità dei rischi e quindi porti ad agire in modo meno prudente.

In presenza di uno stato d’animo positivo, non solo il mondo sembra più colorato e desiderabile e le azioni più facili, ma anche le persone che ci circondano sembrano migliori. E’ forse per questo che molti esperimenti rilevano come le persone felici siano più disponibili, generose e altruiste e provochino negli altri una maggior simpatia.
In ultimo, per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, si è visto che il buon umore ha degli effetti positivi sulle capacità di apprendimento e di memoria e sulla creatività: in sostanza quando si è felici si apprende con più facilità, in misura maggiore e in modo più duraturo (Ellis , Thomas e Rodriguez , 1984; Ellis , Thomas McFarland e Lane , 1985) e inoltre si è maggiormente creativi nella soluzione dei problemi.

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