Prima di procedere alla lettura di questo articolo ritengo opportuno invitare il lettore a considerare che le categorie diagnostiche manualizzate hanno la sola funzione di favorire i professionisti ad utilizzare un linguaggio comune e capirsi; altresì è ovvio che ogni individuo è unico e non è possibile manualizzare la sua unicità!
Quando pensieri, immagini (o qualunque altro contenuto mentale) diventano intrusivi ed emergono indipendentemente dalla volontà della persona e dal loro grado di insensatezza, o meglio si manifestano in ridondanza. Queste ossessioni possono diventare per un soggetto fortemente disturbanti e penalizzanti. In alcuni casi il problema non rimane limitato ai soli pensieri (contenuto ideativo) ma coinvolge anche la sfera comportamentale dando origine, ad esempio, ad azioni ripetitive (come lavarsi le mani, pulire la casa, ripetere certe parole, pregare in continuazione etc.).
Secondo il modello comportamentale il disturbo ossessivo compulsivo rende l’individuo vittima di un circolo vizioso chiuso dal quale è difficile uscirne. Una determinata situzione stimolo di tipo ossessivo alza i livelli di ansia che vengono abbassati grazie ai comportamenti compulsivi; tale abbassamento della soglia ansiosa così ottenuto rinforza le compulsioni e contemporaneamente rende necessario un maggiore controllo dei pensieri ossessivi.
Pancheri nel 1992 evidenziava che la parola ossessione derivi dal verbo latino “Obsidere” assediare nel senso di stare addosso a qualcuno. E.Giusti e Chiacchio nel 2002 ne puntualizzano il significato dicendo che in psicopatologia il termine ossessione indica la condizione di “essere assediati” contro il proprio volere
I criteri diagnostici per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo doc secondo il DSM-IV-TR* sono i seguenti:
Ossessioni come definite da 1., 2., 3. e 4.:
- pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi o inappropriati e che causano ansia o disagio marcati
- i pensieri, gli impulsi, o le immagini non sono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale
- la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni
- la persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente (e non imposti dall’esterno come nell’inserzione del pensiero).
Compulsioni come definite da 1. e 2.:
- comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente
- comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il disagio o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.
- In qualche momento nel corso del disturbo la persona ha riconosciuto che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli.
Nota: Questo non si applica ai bambini. - Le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo (più di 1 ora al giorno) o interferiscono significativamente con le normali abitudini della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico) o con le attività o relazioni sociali usuali.
- Se è presente un altro disturbo in Asse I, il contenuto delle ossessioni o delle compulsioni non è limitato ad esso (per es., preoccupazione per il cibo in presenza di un Disturbo dell’Alimentazione ; tirarsi i capelli in presenza di Tricotillomania; preoccupazione per il proprio aspetto nel Disturbo da Dismorfismo Corporeo ; preoccupazione riguardante le sostanze nei Disturbi Correlati a Sostanze ; preoccupazione di avere una grave malattia in presenza di Ipocondria; preoccupazione riguardante desideri o fantasie sessuali in presenza di una Parafilia; o ruminazioni di colpa in presenza di un Disturbo Depressivo Maggiore, Episodio Singolo o Ricorrente).
- Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.
Specificare se:
Con Scarso Insight: se per la maggior parte del tempo, durante l’episodio attuale, la persona non riconosce che le ossessioni e compulsioni sono eccessive o irragionevoli.
Le ossessioni più frequenti sono:
- le idee di contaminazione (come essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno o si tocca qualsiasi cosa),
- i dubbi ripetitivi (come il chiedersi se si è lasciato il gas aperto o se, guidando l’auto, abbiamo investito qualcuno senza accorgersene),
- la necessità di tenere le cose sempre in un certo ordine (con conseguente disagio intenso quando gli oggetti sono in disordine o spostati o asimmetrici),
- gli impulsi aggressivi o terrifici (come il pensiero di poter far del male ad un figlio o non riuscire a trattenersi dal gridare oscenità in chiesa),
- le fantasie sessuali (come il presentarsi alla mente di ricorrenti immagini pornografiche).
Le ossessioni non sono, in genere, correlate a problemi reali della vita; quando pensieri, impulsi o immagini sono preoccupazioni eccessive riguardanti problemi reali della vita (come difficoltà reali quali problemi finanziari, lavorativi o scolastici) si parla piuttosto di “idee prevalenti”.
Ovviamente l’indicazione per la diagnosi e cura è affidata al professionista. Quando un cliente ossessivo-compulsivo decide di rivolgersi ad uno psicoterapeuta entra in una dimensione per lui molto nuova dalla quale deciderà di proteggersi quindi fuggire o affidarsi. Qualora decidesse di affidarsi (curarsi) potrebbe comprendere meglio chi è, se stesso (May, 1970), cambiare le sue convinzioni sulla natura della realtà (Watzlawick, 1980), cambiando punto di vista, modificare o attenuare i sintomi imparando quindi a gestirli, alleviando la sofferenza (Lazarus, 1982).
BIBLIOGRAFIA
*American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano.
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